Comunicare attraverso le immagini, condividere la prospettiva, parlare attraverso gli occhi, abbracciare col cuore, sentire l’energia fluire, gioire nell’essere uno. (Il Giardino dentro il giardino) – Il capo non poteva lasciare lo zero dietro, avrebbe solo sminuito il proprio talento, riconosceva che mettendolo avanti, sarebbe stato un ottimo beneficio per entrambi. Non cercava prevalere, ma indicare un percorso possibile di crescita. La vanità affamata di gloria, attecchiva quando stagnava la frustrazione del non sapere fare. Le critiche, i giudizi erano nutriti da una invidia celata che rifletteva il proprio ego disperso in una palude ghiacciata. La riflessione del micro corrisposto al macro era evidente, le regole imposte da una società impoverita, presumeva esclusione della logica, attenendosi alla regola del controsenso, acquistando consensi si perpetrava falsità per verità. (Porta delle soluzioni)
Mettiamoci una pietra sopra. (Posta Centrale)
Un tagliere portava omaggio, una cugina scomparsa, era un ricordo di amici lontani, un dono. Una pietra, la testimonianza, il suono che tutto riconduce. (Pane Tagliato) – Calabria (Fotografare i momenti) / Il mondo è paese, le nuvole sono piene di rancore. Una volta la chiave era custodita, frammentata in più sigilli, custodi. Per accedere in un luogo protetto, bisognava riunirli, riunire la chiave. (Intelligenza artificiale) / Oggi, tutto è un software, dalle credenziali bancarie, alla sicurezza dell’inimmaginabile. Calcoli gestiti da macchine per conto dell’uomo. Forse, un giorno torneremo al carbone. (Nel cielo tu partorisci benedizione)