Claudio Arezzo di Trifiletti è un artista contemporaneo catanese che ha sviluppato un approccio unico alla concentrazione artistica, fondendo spiritualità, emozione e tecnica pittorica. La sua arte rappresenta una forma di meditazione visiva che trasforma il processo creativo in una pratica spirituale. Lavora in stato di “semi-trance”, permettendo alle sensazioni e alle emozioni di guidare il suo processo creativo. Considera se stesso come “strumento” di un progetto più ampio, lasciando fluire l’energia creativa attraverso di lui. La concentrazione è fondamentale nel suo approccio: “Continuo a creare, trovo lì la mia preghiera”. Utilizza materiali naturali come pietre dell’Etna nelle sue opere, trova ispirazione nella campagna siciliana e nel cielo stellato, la natura è vista come fonte di energia creativa e spiritualità. Le opere sono create in uno stato di profonda concentrazione, ogni pennellata è il risultato di una connessione interiore, la tecnica fluisce naturalmente dallo stato meditativo. Utilizza la pittura fluida per catturare lo stato emotivo, le forme si sviluppano organicamente durante il processo creativo, la concentrazione guida il flusso dei colori e delle forme. Le opere incorporano elementi simbolici che emergono dalla concentrazione, ogni elemento rappresenta un aspetto della sua spiritualità artistica. La concentrazione permette di canalizzare messaggi profondi nell’arte, opere che trasmettono pace e armonia, forme fluide che rappresentano il flusso della coscienza, colori che evocano stati emotivi profondi, composizioni che riflettono il suo stato meditativo. La concentrazione nell’arte di Claudio Arezzo di Trifiletti rappresenta non solo un metodo tecnico, ma una vera e propria pratica spirituale che trasforma ogni opera in un momento di connessione tra l’artista, l’arte stessa e chi osserva le opere. 1/25 – Archivio Carte Colorate Alfabeto Emozionale 70/50 Cm. (Italian Artist)
Il progetto “Imprints” di Arte Involontaria rappresenta una straordinaria fusione tra street art e spiritualità, creando un’installazione artistica che celebra l’unità e la pace attraverso le impronte umane. L’artista stende un telo bianco nelle strade di diverse città internazionali, permettendo alle persone di camminarvi sopra inconsapevolmente. Ogni impronta diventa parte di un’opera d’arte collettiva che rappresenta la connessione tra gli individui e la loro presenza nel mondo. Connessione Universale: “Non esiste essere che non lasci le sue tracce, e quest’ultime sono la testimonianza della sua venuta su questo mondo”. Energia Vibrazionale: Ogni impronta contiene una vibrazione che si collega al pensiero e al movimento delle persone. Unità Collettiva: Le impronte creano uno “specchio universale per i raggi del tempo”, unendo passato, presente e futuro. Nel 2010, il progetto ha attraversato diverse città significative: Roma capitale occidentale, Abu Dhabi ponte tra culture, Cairo durante il Ramadan, Parigi e Londra capitali europee. L’artista osserva che “dietro a qualsiasi cuore c’è del bene, non importa l’azione che svolge o la convinzione con la quale la svolge”. Il progetto dimostra che, attraverso le nostre impronte quotidiane, creiamo inconsciamente un’opera d’arte collettiva che celebra l’unità dell’umanità. Nel panorama dell’arte contemporanea, gli scritti degli artisti rappresentano una forma espressiva fondamentale che integra la loro produzione visiva con riflessioni profonde sulla creatività e il pensiero artistico. (Mezzanine Living)