Nell’antichità l’uomo, ingannato dai propri sensi, riteneva che la Terra fosse il centro dell’universo. Poi ha capito che la Terra e i pianeti ruotavano attorno al Sole, posto al centro del sistema solare. In seguito ha compreso che il Sole è una stella come miliardi di altre, mentre l’inganno dei sensi aveva ancora fatto ritenere che il Sole si trovasse al centro della Via Lattea, e che questa abbracciasse tutto l’universo. Nel tempo, ha scoperto che il Sole occupa una posizione periferica nella Via Lattea, che questa è una galassia fra miliardi di altre, e che tutte insieme costituiscono il nostro universo. E ora ci domandiamo: ma questo è veramente tutto ciò che esiste, o è solo un universo fra infiniti altri? (Margherita Hack) / Sfere Rispetto Pianeta 371/380 – Addolciscono la superficie, Quanta memoria risieda nella materia non bastano imbarcazioni di teorici definire, Le virtù dell’uomo casto sono in divenire, La spiritualità della dottrina regale presenzia dinanzi l’altare, Candida nutre speranza e unione, riscatto e comunione, Lontano dal buio incombenza la luce, Nell’arido tramuta risveglio, Nel corpo rinvigorisce giustizia, Alita la primavera, Smaschera il falso imperiare. (Sicily needs love)
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Intonare Preghiera
Alle prese con lo spazio. Mi piace circondarmi di memoria, adoro il canto degli uccelli, le rondini sono sempre in festa, ascolto e vedo un suono a colori. (Mezzanine Living) – Mi e sempre piaciuto giocare con l’acqua, sentire il suono del suo vibrare, dolce sonoro. Una volta la leggenda narra, la Madre di tutte le madri si dovette mettere in fuga, perseguitato era il Suo Fanciullo. Col Marito oggi Nostro Santo e un Somaro, umile e fedele compagno, attraversarono Deserti e Montagne, molte furono le prove a scoraggiare l’impresa, una ci riporta a Gerico, dove un fiore diventa Immortale per la Sua Devozione. Quelle poche Gocce d’acqua contenenti l’Oceano. (Rosa di Gerico)
Osho – Ero appassionato della sua narrazione, lo considero un gran rivelatore di questo secolo / Uta Dag – Anche quando non sei tu ti chiamo in lontananza.
Attraverso il presente a galoppo della fantasia vi svelo la mia poesia. Lo chiamavano Eliodoro, Sole d’oro e dell’arte ne aveva fatto ristoro. Non gli piaceva la violenza in un tempo che era densa, negava ogni sussistenza. Leale, proveniva da una famiglia regale, anche se oggi si legge che era venale. Di passione e memoria aveva ornato la sua dimora, di contrasti e lamenti cercava spegnere tormenti. Dopo Agata, Nobile Fanciulla messa quasi al rogo e torturata fino a ridurla in fin di vita, non accettava il perseguire di quella furia. L’Etna era Madre Spirituale, e con le sue lave forgiò un Elefante. Un carattere imperiale, quattro gambe, vive e vibranti erano il solco della memoria. Di magia e altre accuse venne messo anch’egli al rogo, e così il Vaccarini, nobile ed elevata maestria lo volle porre a guardiania. (Casa Museo Sotto l’Etna)
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