Archivio tag: 1 Dicembre – 6 Gennaio 2019 Palazzo della Cultura Catania

biography

Claudio Arezzo di Trifiletti Nasce a Catania nel Maggio del 1975. La sua vita artistica si muove tra Catania e il resto del mondo.  Si accosta al mondo dell’arte in modo del tutto autodidatta, come se fosse un percorso naturale poiché  fin dalla prima infanzia respira le influenze artistiche dell’ambiente da cui è circondato.  Un viaggio in India cambia la sua vita e segna l’inizio del suo percorso artistico. L’arte è lingua universale per comunicare bellezza e in tutti i suoi progetti artistici, che difficilmente riesce ad abbandonare per una sorta di michelangiolesco concetto di “mai finito”,  è il file rouge che opera connessione tra i popoli che abitano questo mondo.

etna needs love

etna needs love

Nel 2003 ha inizio il progetto di  CASA MUSEO SOTTO L’ETNA. Dodici stanze nel pieno centro metropolitano della città di Catania che vogliono essere un percorso visivo e affettivo in cui si mescolano antiquariato e modernità, parola e silenzio, Oriente e Occidente. La sua fervida produzione artistica, che si muove tra il dipinto, la scultura, l’installazione, il video, e le opere di Urban Art.

world needs love

world needs love

La sua pittura, che si colloca a metà tra il figurativo e l’astrattismo e utilizza il colore come ponte tra i sensi, non è mai fine a se stessa ma sempre legata ad un messaggio universale che rimanda agli avvenimenti contemporanei, alla storia, agli ingranaggi della vita moderna con uno sguardo al futuro gravido di speranza. Il progetto IMPRINTS nato nel 2007 mette in connessione il mondo attraverso le impronte lasciate dai passanti su tele, stese su strade, piazze e luoghi passaggio, che vengono poi dipinte e  trasformate in opere d’arte.  Ha raccolto impronte in più di 15 paesi del mondo.

imprints of peace

imprints of peace

Nel 2012 nasce il progetto  SICILY NEEDS LOVE: foto e video, testimonianze di un viaggio, senza soluzione di continuità, attraverso l’oscurità del basalto, con i suoi splendidi palazzi barocchi, ville, piazze, vicoli e strade, che  vira al bianco delle rocce calcaree del sud dell’isola, per dar voce al tempo.  Una lente d’ingrandimento su quello che è invisibile ed essenziale e allo stesso tempo in stretta comunione con il paesaggio circostante. Attualmente è impegnato in un progetto chiamato TERRE DI MARTORINA che vuole dar voce e colore ai ricordi della tenuta di famiglia nelle campagne modicane: arte e natura diventano un unicum alimentandosi l’un l’altra per un necessario e liberatorio ritorno alle proprie origini.

angles

In sé la frase è l’ultima immagine che resta dell’azione. Corri per realizzare un’idea, avere l’occasione di ritrovarsi in amore, confermare il proprio essere devoto. Si pulisce, si cerca, si riconosce la festa, il sole illumina e scalda, il vento accarezza delicatamente. Gli occhi si armonizzano col creato, non esiste offesa.

private collection imprints of peace

Exhibition Contemporary Art Catania 1 Dicembre 6 Gennaio 2019 Palazzo della Cultura

studio sicily contemporary artist

casa museo sotto l’etna

Dare vita alla creazione, custodirla senza goderne, rinunce, sacrifici non di un collezionista ma un artista che decide di fermarsi alla memoria, pensare con la propria testa, smetterla di gareggiare con la notizia, di surfare la mondanità, di rientrare in linea con i parametri del sistema. Il denaro, l’oro perde il suo reale valore, un albero di tre anni costa quanto un drink, la terra preziosa compagna della vita, l’acqua, l’aria sono prese in considerazione da pensieri acrilici. Io sono questo, colui che sente i suoi limiti e si sforza di comprenderli. Ingabbiata si ritrova la coscienza dello schermo, pulsa notizie contraffatte, si viaggia per raccogliere impronte, la sporcizia diventa dono, passaggio di un sentire che si sposa nella danza dopo l’intelaiatura di una storia che va osservata ad occhi chiusi. Sono tutti presenti, artisti consiglieri di un altro mondo, persone arrivate per lasciare un dono. Foglie viaggiano col vento, insignificanti no all’occhio nudo che narra poesia in ogni voltarsi della nota silenziosa.