Sentivo disaggio nel vivere quel luogo, era stata distrutta la natura di quello che credeva appartenergli, restava il riflesso del suo ego in un vano disegno di convinzione. Un bosco era scomparso per fare spazio a dei capanni, della roccia fatta saltare, dei fiumi spianati, il suono era differente da come sentivo essere all’origine di quella terra che tanta storia aveva vissuto. Desiderava tanto realizzare il suo mondo, un mondo fatto a sua immagine e somiglianza, tale da non aver cuore nel vedere l’atroce misfatto della sua azione. Confinante era presente un saggio signore, aveva ancora un mulo col suo nome dentro una stalla di pietra, i magazzini erano colmi di ogni delizia che nasceva quasi per incanto dagli anziani alberi che gli erano sempre riconoscenti, le strade avevano il loro senso, e dinanzi un ponte si scorgeva l’antico vespaio fatto di grossi massi. La sua casa era in cima alla collina, e tutto sembrava combaciare con le antiche funzioni di quell’abitare. Il vento, la pioggia e tutto quel mondo benedicevano quell’operare, aveva molto in considerazione il rispetto e non si poneva come proprietario, diceva essere un guardiano, un responsabile di passaggio, il suo compito era di trasferire quello che aveva appresso dall’esperienza del vivere, era molto grato a quello spazio, e considerava un grande privilegio poter contribuire a rendere ancora più accogliente quell’impronta di antica gente. (Viaggi della mente) – Catania Visionaria
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Nazzareno
Mi trovavo in Viale Kennedy, dopo aver preso un caffè al Bar Kennedy, era un sogno complottista. Matrix, matrice, vagina, porta del reale. Lontano da studi, il cuore osserva, un caro amico, amabile cristiano, ora nel vento trascorre il suo tempo. Confrontandomi con radici profonde, confermano che dal marciapiede hanno amplificato la notizia. Lombrichi sussurrano cautela nel fidarsi del divulgato, potrebbe essere prestampato. Amore e fede sono ancorate, unione e unzione restano premiate. Paura, causa, strumentalizzazione, reazione al passo maldestro. Parliamo della vita, le statistiche mi fanno venire il gelo. Se non credessi nell’esistenza dell’anima, mi sarei svenduto, qualsiasi cifra si possa offrire per la vita è nulla. Ho raccolto un quadrifoglio dentro un cavolo, sogni sono la porta del ricordo.
I treni sono perfetti per rimboschire. Le ferrovie di tutto il mondo se prendessero in adozione il progetto, potrebbero davvero dare un contributo concreto al Pianeta. (Un Metro Quadrato di Bosco)