(Angelo Trovato) – Quante persone entrano nella nostra vita divenendo familiari! consolatori, consiglieri nel percorso, confronto dell’esperienza, dell’esserci stato. L’incontro, l’incoronazione della fiducia, del calore che solo un cuore che riconosce l’affetto nella semplicità. L’inestimabile nel disinteresse terreno, la via dello spirituale. Una panchina, porto dove ormeggia colui che attende, il quieto che si illumina nel passaggio. Lo Zio Angelo era un anziano signore che sedeva quasi tutti i giorni nella strada che abitudinariamente mi porta al mio vivere: la fiera e la villa. Ciao Zio, dormito bene? Come stai? Questo era l’inizio del nostro toccarci profondamente l’anima, mi voleva bene quell’anziano signore! un profondo dolore, la perdita di un figlio che oggi sarebbe stato mio coetaneo. Quanto era bello Sebastiano! non si dava pace per la sua mancanza, e in lui scoprivo quel tenero uomo. Un cappotto, un pezzo di fodera, un frammento del nostro vivere: IL BENE DI QUESTO MONDO. Mi manchi creatura generosa, di vecchio e antico impasto, codice d’onore era il tuo essere, ti saresti ucciso con le tue mani nello smarrire quel sentiero che ti portava rispetto e tanta ammirazione. Ogni volta che passo dai nostri luoghi ti penso, ti sento e continuo a sentire la tua presenza. Grato / Piccoli Soli d’Argilla, Via Umberto. (Catania Visionaria)
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space museum
Museo dello Spazio Ex Italcementi Catania, Visioni in circolazione. Adoro la carta del pane, l’inchiostro assorbe luce genuina. Sognatore dello Spazio, tempo vincolato, committenze dall’etere, dipinge, delinea pensiero. Missione, bandiera dell’essere, unione, nessun rimprovero, amore desidera il cuore, esaltazione di ogni passo. Manifestazione, entusiasmo, meta in un miraggio, navigare sopra la mano che accompagna albe e tramonti, illuminazioni continue. Verde Verticale (Pianetini di Pace)
Non è l’Etna a intimorirmi, i vulcani sono coscienti, è l’uomo con le sue vedute futuristiche che dimentica essere primitivo riguardo altre civiltà.
linocut
Luca Manca in arte Tubitubi nasce a Catania il 2 febbraio 1983. Sin da giovane é appassionato di illustrazioni e grafica, e da sempre ha avuto una forte esigenza di esprimere la propria creatività sotto qualsiasi forma: dalla pittura, alla grafica digitale, alle animazioni video, alla linoleografia. Preferisce definire la sua attività semplice frutto di creatività, non è arte, ma solo bricolage: “Nel mio tempo libero all’interno del mio piccolo laboratorio le mie immagini mentali si ricombinano in una sorta di continuo caleidoscopio. Fondo la mia attività su elementi ludici e processi logici, attraverso i quali provo a fornire risposte divergenti ed innovative. Guardo alla realtà usuale, con un’ottica insolita cercando di estrarre da informazioni apparentemente banali, elementi nuovi.”
I sing to space
Una volta sognai il signore dei desideri, mi chiese di andare con lui ed abbandonare tutto, ma io restai con tutto me stesso al mio posto.
O fuoco che tutto proteggi, illumini, scaldi, unisci, matura la fiamma, trasforma i passi. O fuoco figli tuoi, apparteniamo, liberaci dalla menzogna, dall’essere sleale, dall’apparire senza sostanza. Brucia legna secca, dona fertilità alla terra che ospita.
Dalla terra bruciata che hai fatto intorno a me, ho piantato fiori.
collage
Mi sembrava un riccio, pensai come si fosse ricordato proprio in quel momento, guardai meglio, era una goccia del vulcano, si una pietra che respira, cristallosa oserei. Quanti petali ha un fiore, poi lo stelo, le foglie, l’apparato radicale e il vento, l’odore della terra al mattino, quando il sole inizia a svegliare il coro. C’è uno spettacolo fatto di particolari, bisogna lasciare lo sguardo al caso, seguirlo senza dargli il minimo sospetto della nostra presenza.
a world awakens
Riversandogli attenzione un mondo si risveglia
A place with thick roots
Questa luna non mi lascia dormire, così piena, luminosa, muove le ombre sopra gli alberi, le nuvole azzurre rallegrano la notte, l’aria frizzante, stravagante temperatura per il periodo, sembra autunno, gli odori mi riportano indietro, boschi, grossi tronchi, immense porzioni di foglie sul suolo, fanno l’amore con la terra, fino a divenire terra, pesche mature, succose assaggio. Mi sveglio, mi affaccio, la macchina posteggiata sotto casa, sopra e sotto casa di altre persone che dormono, sognano, pregano, si lamentano con la vita, dalla mia finestra un canto di preghiera è rivolto alla notte, gli alberi circondano il posteggio della sostare, il vento inizia a muovere le tende, mi bacia mentre scrivo. Questa luna così piena, luna di preghiera, di desiderio, luna che guida popoli lontani, impossibile non notarla, non far riferimento al cielo, al mistero, alle stelle, alle anime che ci guidano, al respiro dei mondi, alle montagne, agli oceani che lo nutrono, fino ad arrivare libero al nostro cuore, a raccontarci quanto di vero c’è tra i fogli di quel giornale che leggiamo dopo il caffè, in fila dietro un bancone a trovare poesia in una colazione, mentre un chicco di rugiada saluta una foglia appena nata di ciclamino. Sogno un rifugio, un luogo tra folte radici, pietra antica, acqua di sorgente. Terre di Martorina è una lunga storia, forse ancora più profonda di quello che si vuole immaginare, un’isola in mezzo ad un mare che ha lasciato le sue cavità, all’aria. Paleolitico, Neolitico, sacre scritture, antica mura sigillano suoni di misteriosi volatili, danzano tra gli echi di quella cava. Penetrante vibrazione si avverte all’ingresso della tenuta, primi insediamenti del 500 costruiti sopra altra pietra, ma ancor prima altra pietra, altre tombe, altre civiltà.
waves
Se una foglia potesse reggere il peso di una pietra, il suo gioco galleggerebbe nell’equilibrio delle onde. Donare il nostro sguardo a chi ci osserva come energia in movimento.
Humble
A volte ci sentiamo più grandi del sentimento che proviamo.