Tutte le pietre preziose, gettate nel miele, diventano più splendenti, ognuna secondo il proprio colore, così ogni persona si perfeziona nella sua vocazione, se l’unisce alla devozione. (San Francesco di Sales) – È nel momento più freddo dell’anno che il pino e il cipresso, ultimi a perdere le foglie, rivelano la loro tenacia. (Confucio) – Il comportamento è uno specchio in cui ognuno rivela la propria immagine. (Johann Wolfgang Goethe) / Casa Museo Sotto l’Etna ISBN 9791222748207
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Volume – I Tre Pesci e il Pulitore
Claudio Arezzo di Trifiletti prima di essere artista, maestro, creativo, uomo… è interprete del mondo. La sua produzione è il frutto di una continua ricerca dell’anima, scandagliata in tutte le sue più intime dimensioni. Un lento cammino passato attraverso sentimenti contrastanti, forti emozioni che lo hanno spinto fino a fare dell’arte la sua principale fonte di comunicazione. Che come una danza si fonde tra pennellate di colore e di luce. (Assia La Rosa) ISBN 979-12-5585-384-8
Invisible Art
Un metro quadrato di bosco, connessi spiritualmente, più che mentalmente. Il Giardino dentro il giardino, uomo saturo di regia, ripete io sono, tralasciando io esisto. Seme che nasce dalla terra, parliamo, blateriamo, in fondo c’è da chiedere scusa al pianeta che calpestiamo, respiriamo. Come ti chiami? Ogni nome ha un significato. Da dove provieni? Viaggi dell’incontro.
Ciao mamma, ti voglio un gran bene, il mio cuore è tuo sacrificio, ora però devo andare. In ordine alfabetico ho incontrato tre S, dentro un nido di carta ho riposto cinque storie custodi del presente.
recognize
Ieri ci siamo incontrati non a caso, non per volontà dell’ego, ne per una serie di eventi che sono frutto di circostanze indotte da un mero interesse di ciò che i più dichiarano essere del Io. La tua arte non è stata colta dalla mia mente per ciò che essa è, ma il mio cuore ha intercettato perfettamente quella vibrazione presente in essa, amplificata dalla tua presenza ha preso la forma che solo le anime sanno riconoscere. Non sono stato in ascolto per attendere il mio turno e fare comizio, ma per fondere la mia anima nel Se attraverso il portale che si è aperto in noi, il divino che si fa spazio attraverso la tela di Maia. Buona continuazione, anima.
[7/1, 12:48] Agrigento – Lo Mascolo Salvatore
PROROGATA
Fino a Domenica 13 Gennaio h. 9/19
Exhibition Contemporary Art
Installazione Antropologica
Datemi spazio – L’Immaginazione chiede spazio
Portali Quantici – Pittura Cosmica
Opere esposte 77
Imprints: London, Paris, Amsterdam, Venice, Malta, Rome, Abu Dhabi, Milan, Greece, Turkey, Cairo, Catania.
synchrony
living stones
E un giorno, Phardrous, il Greco, mentre passeggiava nel giardino, inciampò contro una pietra e si arrabbiò. E si voltò e, sollevata la pietra, disse a bassa voce: «Oh cosa morta sul mio cammino» e scagliò via la pietra.
E Almustafa, l’eletto e l’amato, disse: «Perché tu dici: “Oh cosa morta”? Sei stato così a lungo nel giardino e non sai che non c’è nulla di morto qui? Tutte le cose vivono e rilucono nella conoscenza del giorno e nella maestà della notte. Tu e la pietra siete una cosa sola e la sola differenza è nei battiti del cuore. Il tuo cuore batte più veloce, vero, amico mio? Certo, ma non così tranquillamente. Il suo ritmo può darsi che sia un altro ritmo, ma io ti dico che, se fai risuonare le profondità della tua anima e percorri le altitudini della spazio, tu sentirai una melodia e in questa melodia la pietra e la stella cantano, l’una con l’altra, in perfetta armonia.
Se non comprendi le mie parole, allora lasciale ad una nuova alba. Se, nella tua cecità, hai maledetto questa pietra su cui sei inciampato, allora malediresti anche una stella che con la tua testa dovessi incontrare in cielo. Ma verrà il giorno in cui raccoglierai pietre e stelle come un bambino trasceglie gigli nei campi e, allora, verrai a sapere che tutte queste cose sono viventi e fragranti».
Kahlil Gibran
anthropological installation
Installazione Antropologica Private Collection Imprints of Peace
Desidero trasformarle in alberi. Ogni opera vibra e desidera guardare il mondo. Dopo la mostra torneranno a dormire. Il pensiero che mi è stato affidato è quello di affidare. Per ogni opera nata proprio dalle impronte desidero lasciare altra impronta piantando alberi. Tornare a vivere in campagna. Terre di Martorina
Dal flusso è nata l’Installazione “Datemi Spazio”. L’Energia del cambiamento lo desidera. Lo spazio è trasformato, molti vedono, ma dovrebbero prima sentire per averne accesso. È un coro energetico che ha trasformato la visione, sembra tutto più grande, un viaggio. Tempo Spazio protagonisti, vibrazioni interagiscono, l’odore del sonoro passato guida il presente, un futuro Natale ci attende.
“Dare spazio all’immaginazione”
Settantasette tele cariche delle ‘impronte di pace’ raccolte in giro per il mondo. Un’arte visionaria che emana forza, energia, positività, spiritualità. Un’arte che grida al coraggio di cambiare e che profuma dei colori della terra. Viva, mutevole, fremente, alimentata com’è dall’energia del magma.
“Assia La Rosa”
exhibition contemporary art
A trip around the world through Claudio Arezzo di Trifiletti’s footprints of peace
ART – At the Palazzo della Cultura in his hometown of Catania, starting 1 December and open until 6 January, you will find the exhibition “Private Collection Imprints of Peace”, which the artist-globetrotter represents with 77 canvases including footprints left by passersby that symbolize birth, while the colors and powders create a three-dimensional effect.
The artist, “We must give space to beauty” by Laura Cavallaro
London, Paris, Milan, Cairo, Athens, Iceland, Izmir, Katakolon are only some of the destinations touched during the travels of Claudio Arezzo di Trifiletti, a nonconformist painter who after ten years of absence returns to exhibit in his hometown, Catania, with the exhibition “Private Collection Imprints of Peace”. A journey around the world seen through 77 paintings, exhibited in a timeless manner and arranged according to a flow of energy. The particularity of Arezzo di Trifiletti’s work is based on the technique which is not only pictorial but above all preparatory; in fact, it places the virgin canvas on streets, on sidewalks and also at the entrance to the former Literary Café where the installation is housed, so that the footprints of those who pass over it can remain etched. At the base of everything, in fact, there is the footprint, which is synonymous with birth and serves as a support for his work. Clear principles that are inspired by quantum physics, religion but above all by the cult for beauty. As the artist recounts during the presentation of the exhibition, which will open its doors on Saturday 1 December and will be open until 6 January 2019: “This experience aims to shake up the visitor and start a series of connections. Above all it will be the presence of children to create tremendous energy”.
The Municipality of Catania is sponsoring the event. An excited mayor, Salvo Pogliese, is present at the premier: “I am happy to be here next to Claudio, to whom I have been bound by a relationship of sincere and profound friendship for about twenty-five years. An internationally renowned artist whose path I followed from a distance, this is why today it is an honor for me and for the Councilor for Culture Barbara Mirabella to welcome him to Palazzo della Cultura.” Two rooms full of dense canvases in which the brilliance of acrylics and lines that create elongated and surreal shapes spring up to the eyes. It is a contemporary painting that recalls certain works by Matisse, but it is above all the way in which the brush stroke is laid out, in which the powders are mixed with the colors. The impression is that the overlapping layers are all visible and in some cases the feeling is that the picture is three-dimensional. It is the optical game that is created in the Eiffel Tower – Paris where the black brushstrokes on a red background give the impression that the painting is popping out.
Next to the large panels, on paper bags, in which usually fruit is placed, are listed the names of the cities. It is an original way to describe the path that is well matched with Arezzo by Trifiletti’s commitment to the environment. In fact, he advocates a Cathedral of Recycling to be built on the Piana di Catania made with plastic and glass bottles: “I am careful of unrecycable waste, I create compost to use for the land of the future. We must awaken consciences and show ourselves attentive to these issues because the Earth is as alive as our volcano Etna.” A wish but above all a commitment to the land that must be known and protected in depth because it is the greatest good we possess. A radical change of lifestyle that has seen him transform from a young PR at a nightclub into a 360 degree artist, even if he tells us sitting on one of his canvases, that art and painting have always been in his DNA. Scion of a family of architects for several generations, he began painting at the age of four, when he made his first painting of a solitary man on a boat. A strong passion that we can still read in his eyes: “At the base of my work there are many sacrifices, without permission I spread these sheets around the cities with the risk of being arrested, especially in the Middle East, but it was done for a reason. After the attack on the Twin Towers, I felt the need to give my contribution to the world, an opportunity that came when I arrived in New York for an exhibition. There I collected the dust from the sidewalks of the city and I started the project that aims to respect Maya, the Earth. The imprint I refer to, which gives the title to the work, is the footprint which we carry with us from birth, which springs from the symbiosis with the world and which I nourish daily. In fact, I have been living in the countryside for a long time, where I have reached a balance with nature”.
Arezzo di Trifiletti does not hide from us that some time ago in London he was offered a considerable sum to sell the entire collection, a proposal that he refused without second thoughts because he did not want his art to be sold and adds: “Today on this occasion I am giving myself. We are destined to be born and die, for the only capital we have is what we leave behind. That’s why I put the installation at the entrance “Give me space”, because we need to give space to beauty. Looking beyond we have the opportunity to see beautiful things and bad ones. I act as a sponge, I try to filter only beauty and I hope that others can grasp it, especially children”. Asked if there is a painter who has inspired him, he immediately responds that the first ever is the Eternal Father but also Modigliani, who struck him just at the age of twelve years old. “His works have allowed me – he says – to understand space and the way in which the shapes stretched up to the sky”. If Picasso explained dimension, Claudio Arezzo di Trifiletti with his painting linked to the elements, to dreams, wants to interpret the fifth, those of the energies with which each one can nourish his own spiritual body. The materials on which he works are innumerable; not only the waste that in this way find new life as a piece of wood abandoned and used to make a tribute to Pope Francis, but also clay that he leaves raw and paints with gold, the same color that we find in the Vatican painting, the only one not to have figures out of a form of respect.
The mystical dimension is present together with the religious one in “Saint Lucia” where the concentric circles embrace and conclude the pictorial experience. The paintings that convey a sense of disquiet are those linked to the great metropolises like London and Paris, unlike the lagoon cities that transmit a sense of calm and peace. The paintings that refer to Venice are full of soft colors and intense nuances, with images that intertwine as threads. This is an experience that must be lived in a subjective way through a personal listening to themselves and to the works, for this we do not understand the need to put next to the paintings a qr-code, among other things not present in the rooms, still under construction. Too bad even for the video, although well edited and with a stimulating soundtrack, made by the students of the Academy of Fine Arts in which Arezzo di Trifiletti paints his paintings among the streets of the market of Catania and Aci Castello, because of bad audio you could not hear the story of the artistic excursus. There is still a few hours before the debut and we are sure that these minor inconveniences can easily be solved, but for the rest a great trip awaits you.
A place with thick roots
Questa luna non mi lascia dormire, così piena, luminosa, muove le ombre sopra gli alberi, le nuvole azzurre rallegrano la notte, l’aria frizzante, stravagante temperatura per il periodo, sembra autunno, gli odori mi riportano indietro, boschi, grossi tronchi, immense porzioni di foglie sul suolo, fanno l’amore con la terra, fino a divenire terra, pesche mature, succose assaggio. Mi sveglio, mi affaccio, la macchina posteggiata sotto casa, sopra e sotto casa di altre persone che dormono, sognano, pregano, si lamentano con la vita, dalla mia finestra un canto di preghiera è rivolto alla notte, gli alberi circondano il posteggio della sostare, il vento inizia a muovere le tende, mi bacia mentre scrivo. Questa luna così piena, luna di preghiera, di desiderio, luna che guida popoli lontani, impossibile non notarla, non far riferimento al cielo, al mistero, alle stelle, alle anime che ci guidano, al respiro dei mondi, alle montagne, agli oceani che lo nutrono, fino ad arrivare libero al nostro cuore, a raccontarci quanto di vero c’è tra i fogli di quel giornale che leggiamo dopo il caffè, in fila dietro un bancone a trovare poesia in una colazione, mentre un chicco di rugiada saluta una foglia appena nata di ciclamino. Sogno un rifugio, un luogo tra folte radici, pietra antica, acqua di sorgente. Terre di Martorina è una lunga storia, forse ancora più profonda di quello che si vuole immaginare, un’isola in mezzo ad un mare che ha lasciato le sue cavità, all’aria. Paleolitico, Neolitico, sacre scritture, antica mura sigillano suoni di misteriosi volatili, danzano tra gli echi di quella cava. Penetrante vibrazione si avverte all’ingresso della tenuta, primi insediamenti del 500 costruiti sopra altra pietra, ma ancor prima altra pietra, altre tombe, altre civiltà.