Una rivolta è in fondo il linguaggio di chi non viene ascoltato. (Martin Luther King) – I talenti saranno perseguitati, nessuna apertura nei confronti dell’ignoto. Il dono sarà represso, crea scompiglio nell’ordinario. Tutti dovranno avere gli stessi metodi di apprendimento, svilupparsi attraverso delle regole imposte. Chi farà della propria vita ricerca, sperimentazione indipendente, dovrà scontrarsi con la manomissione. Il sistema non desidera fuoriclasse, l’omologazione è tassativa. Il genio non dovrà godere della libertà, l’unica scelta posta sarà l’arruolamento alla dottrina. La dottrina piegherà il pensiero rivoluzionario, nessuna luce dovrà accenderne di nuove. / Trasformare il nero in bianco e il bianco in nero, il nero resterà nero e il bianco sarà bianco, amalgamandoli si potranno verificare delle sfumature di grigio, ma il bianco rimarrà predominante. (Il giardino dentro il Giardino)
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Ho fallito
Avevo adottato un piccolo di colombo, non sapeva ancora volare, aveva occhi luminosi e molta voglia di conoscere. Ogni giorno gli preparavo le sue micro razioni di cibo, gli davo da bere, questo per oltre una settimana, mattina e tramonto. Ieri, era entrato dentro casa, credevo fosse il caldo e così al tramonto gli ho creato un altro rifugio più vicino a noi. Questa mattina l’orrenda visione, non pensavo i gabbiani potessero essere così spietati. Credevo: è un pulcino, in questo terrazzo dovrebbe esserci un margine di complicità anche con loro che la notte a volte mi vengono a cantare in folti gruppi. Un lutto (Aquila del Bengala)
Presenza
Quante cose passano inosservate, eppure crediamo di essere presenti, la considerazione di un raggio, la sfericità di un’esistenza, l’arco di un’esperienza. Le vertigini dell’ascoltare. Il vento, la pioggia, la terra, la pietra e la luna, la responsabilità, la coscienza. / Authors Veronica Succi Daniele Gangemi
Impronta Concettuale Arte Involontaria (Rivelazione)
Tutte le pietre preziose, gettate nel miele, diventano più splendenti, ognuna secondo il proprio colore, così ogni persona si perfeziona nella sua vocazione, se l’unisce alla devozione. (San Francesco di Sales) – È nel momento più freddo dell’anno che il pino e il cipresso, ultimi a perdere le foglie, rivelano la loro tenacia. (Confucio) – Il comportamento è uno specchio in cui ognuno rivela la propria immagine. (Johann Wolfgang Goethe) / Casa Museo Sotto l’Etna ISBN 9791222748207
I Tre Punti (Risorse di Colore)
Foglia aggrappata allo stelo accanto per il troppo vento. (Intelligenza Vegetale) – Per assecondare le dinamiche tramandate nel tempo, si adottava il parametro di identificazione del soggetto messo in discussione. Il personaggio andava creato per dare alibi al riflesso delle proprie fragilità. La commedia era tessuta dalla regia fin dalla nascita, i fili corrispondevano linearmente per tutte le comparse che davano adito alla messa in scena. Il tramutare del bene in male e viceversa era la base della struttura. Bisognava liberarsi da quella tossicità, spezzare quel quotidiano, prenderne consapevolezza, sbadigliare come manifestazione di disappunto. (Azione Salvifica)
L’UNICA MARCIA E’ PIANTARE ALBERI IN NOME DELLA PACE
(Angelo Trovato) – Quante persone entrano nella nostra vita divenendo familiari! consolatori, consiglieri nel percorso, confronto dell’esperienza, dell’esserci stato. L’incontro, l’incoronazione della fiducia, del calore che solo un cuore che riconosce l’affetto nella semplicità. L’inestimabile nel disinteresse terreno, la via dello spirituale. Una panchina, porto dove ormeggia colui che attende, il quieto che si illumina nel passaggio. Lo Zio Angelo era un anziano signore che sedeva quasi tutti i giorni nella strada che abitudinariamente mi porta al mio vivere: la fiera e la villa. Ciao Zio, dormito bene? Come stai? Questo era l’inizio del nostro toccarci profondamente l’anima, mi voleva bene quell’anziano signore! un profondo dolore, la perdita di un figlio che oggi sarebbe stato mio coetaneo. Quanto era bello Sebastiano! non si dava pace per la sua mancanza, e in lui scoprivo quel tenero uomo. Un cappotto, un pezzo di fodera, un frammento del nostro vivere: IL BENE DI QUESTO MONDO. Mi manchi creatura generosa, di vecchio e antico impasto, codice d’onore era il tuo essere, ti saresti ucciso con le tue mani nello smarrire quel sentiero che ti portava rispetto e tanta ammirazione. Ogni volta che passo dai nostri luoghi ti penso, ti sento e continuo a sentire la tua presenza. Grato / Piccoli Soli d’Argilla, Via Umberto. (Catania Visionaria)
Mediterraneo presente all’alba e al tramonto, nell’aria, nei colori del cielo, nello schiarire e nell’imbrunire. (Mia)
Il suono, quel raro sollievo mi coglie dal terreno per sollevarmi in spazi placidi e sereni. Quei cieli sono sempre presenti nel mio immaginario, le onde di quel profondo mare che si congiungono con l’altissimo. Il passato in un fondale, il presente in un seme, il futuro in un auspicio. Dedicarsi giorno e notte a rivivere nella costanza quel passaggio, da cui noi tutti proveniamo e facciamo rientro. Il sole, la luna e le stelle, il canto che le onora, il respiro di coloro che tutto desiderano sentire. (Sicily needs love) / Nella Quinta Dimensione, Cresce il Livello di Coscienza. Il Mondo Vegetale, Minerale, Animale diventa Consapevole, l’Invisibile prende forma. – San Giovanni Li Cuti (Catania Visionaria)
Un pezzo della mia storia
Proprio oggi, il sette Marzo 2007, varcavi lo spazio celeste, ed io oltre quel mondo udivo i tuoi passi. In quel periodo stavo sviluppando imprints New York, vivevo a Manhattan e ogni momento ero impegnato da questo progetto molto ambizioso oltre che rischioso, erano passati ancora pochi anni dalle Torri Gemelle. Nel vivere la Grande mela la sincronia era complice nel portare a termine in maniera stupefacente quel sogno di unire le persone in una profonda impronta di responsabilità nei confronti non solo di Madre Terra ma di tutta l’Umanità. Il sei mi trovavo al Central Park e fui attaccato da una strana sensazione, quando tornai a casa, precisamente a Mulberry Street, per le scale sentii delle presenze, ombre che mi sfioravano. Entrai a casa e mi misi in meditazione, poi telefonai a mia madre che mi tranquillizzò che era tutto ok. Cicetto, come lo chiamavamo affettuosamente noi nipoti, era a letto in uno stato oramai quasi vegetativo, per quanto la limitazione considera quello stato privo di pensiero, per me invece rappresenta un pensiero complesso che tutto sente e comunica sotto altri denominatori. Prima che partissi, fronte con fronte ci eravamo ripromessi di riabbracciarci ancora. Il giorno prima di fare rientro in Sicilia, per la troppa stanchezza, mi ero fatto molto male alla caviglia. Ricordo come ieri, il saltellare di gioia con un piede per riabbracciarlo, ma appena entrai nella sua stanzetta, quel letto era vuoto e mi fece sprofondare in un pianto di vero amore, credo sia stata l’ultima volta che ho pianto. Il caso: a Trecastagni, Cicetto aveva fatto progettare una casetta davvero carina a mio padre, in quel terreno ovunque spuntavano mimose, era un giardino di rose e mimose. Per me la festa delle donne e anche un bacio eterno col mio nonnino. Anche se non è presente fisicamente, solo il pensarlo mi sostiene e nutre di tutti i valori che lo rendevano un uomo raro e saggio. (Casa Museo Sotto l’Etna)
Opportunità dell’Incontro, Coincidenze, Porte, Percezioni, Essenza, Gravitazione dell’Essere
Gli bastavano quattro pezzi di cartone per rigenerarsi nella creazione. Camminava pensieroso, nuvole erano suggerimento. Continua col tuo sentimento, non tener conto del disorientamento. Un creativo, un visionario, una missione da portare a compimento. – Mediterraneo, Le Scale del Sapere, Un Fiore per Amico, Mia e Claudio. (Naima) / Acrylic 24/24 – 22/22 cm.
Risparmi di Memoria / Cortile delle Nevi
Una vita sociale sana si trova soltanto, quando nello specchio di ogni anima la comunità intera trova il suo riflesso, e quando nella comunità intera le virtù di ognuno vivono. (Rudolf Steiner) – Quello che pagavo un ragazzo per servire dietro il banco una serata, a volte oggi lo devo fare bastare per una settimana. Questo per me vuol dire fare arte. Tanto impegno per una causa fuori dal comune. Ci si ritrova a volte soli a dover rendere conto alla memoria, che quest’ultima si appella alla coscienza. Il miraggio è assai profondo, la lealtà è lo sfondo dove radica la vera realtà. Un processo che ci ritrova di passaggio, forse come in altre vite. Risorse non accettate per paura o ignoranza, viva i santi anche quelli vengono festeggiati quando parola arriva al vento. Che storia misera a volte ritrova l’uomo che lusinga famiglia, che lustro sbiadito si riversa nelle parole apparenti. Continuo e continuerò ora e sempre, il mio spirito è libero e fuori contesto, linea di demarcazione oltrepassata dalla nascita. (Algoritmi di Pace)