Piccoli prodigi, sensibilità di un fiore, rifugio dal cemento. (Eyes in the fog) / L’educazione alla gentilezza, al disarmo dei cuori che confluiscono affetto alla causa, reciprocità di un mondo condiviso. (Catania Visionaria)
Archivio tag: scritto contemporaneo
Mela Selvatica, Claudio Mario Andrea
New York 2007 / Acrylic, Installazioni, Imprints – Il rivedersi nel tempo, ritrovarsi nei comportamenti prossimi, osservarsi attraverso il riflesso. Apprendere la crescita, prospettiva di cambiamento, viaggio della scoperta, sapore del respiro, meraviglia del guardare. Ho sentito le nuvole danzare, compreso i vantaggi del volersi bene, del portarsi ogni momento di questo presente nel cuore. (Sicily Contemporary Artist)
Dopo quel temporale mi svegliai rendendo grazie alla natura
Continua Esperienza: Ho come l’impressione di sentire tutto amplificato – Vibrazione, foglia, pietra, stretta di mano, sguardo, respiro, pianta, albero. Risposta, domanda, ricevere, mandare segnale. Manifestazione presente connessa allo spazio, al tempo. Relativamente non si può cambiare il passato attraverso leggi conosciute e permesse. Ogni piccolo passo, è un messaggio, una promessa, il raccomandarsi al giorno e alla notte, all’alba e al tramonto. (Alberi Antenne) / Purtroppo diranno sempre che era malata. Le Sequoie sono alberi millenari, ancora oggi dentro le foreste ci sono uomini che vivono dentro questi immensi alberi, non credo che in Sicilia ci siano tecnici che conoscano la Sequoia. (1mqdb)
Etere 93/65 cm (Acrylic) – Carta del Pane e Magia / La Sequoia ha un raro e complesso apparato radicale che connette gli alberi circostanti. La più anziana ha circa 3000 anni, sono tra gli alberi più longevi del Pianeta Terra. (Il Giardino dentro il giardino)
Storie fatte di immagini e incontri, calore e scambi di sentore. L’odore della terra, rami e foglie fatte di pioggia. I sorrisi, le dimensioni che risiedono in ogni angolazione, la veduta oltre il cuscino e il sogno del vicino. (Il Parco Ritrovato) – La memoria è il nostro più autentico patrimonio, se dimentichiamo chi siamo, disperdiamo ciò che ci appartiene. / Da grande mi piacerebbe essere un piccolo Giammona
Animo del Tempo Algoritmi di Pace Cortile delle Nevi
La falsa esperienza genera incoscienza. (Infanzia) – Ci divertivamo con poco, una ruota facevamo girare mano con mano, un ritmo faceva del movimento il nostro essere. (Ricordi) / Ci rilaveremo le mani con la schiuma da barba. (Memoria Custode) – Avocado. Grazie Andrea, li pianterò in profondità! 1mqdb – 1V18000 – Il Carbone Minerale fa bene alle piante, perché lo preleviamo dalla Terra? (Bionsà) / Mondo Aereo Mezzanine Living
Antiche ricette innovative fatte di coraggio e intraprendenza
Comunicare attraverso le immagini, condividere la prospettiva, parlare attraverso gli occhi, abbracciare col cuore, sentire l’energia fluire, gioire nell’essere uno. (Il Giardino dentro il giardino) – Il capo non poteva lasciare lo zero dietro, avrebbe solo sminuito il proprio talento, riconosceva che mettendolo avanti, sarebbe stato un ottimo beneficio per entrambi. Non cercava prevalere, ma indicare un percorso possibile di crescita. La vanità affamata di gloria, attecchiva quando stagnava la frustrazione del non sapere fare. Le critiche, i giudizi erano nutriti da una invidia celata che rifletteva il proprio ego disperso in una palude ghiacciata. La riflessione del micro corrisposto al macro era evidente, le regole imposte da una società impoverita, presumeva esclusione della logica, attenendosi alla regola del controsenso, acquistando consensi si perpetrava falsità per verità. (Porta delle soluzioni)
(1853-1890) / Les vignes rouges d’Arles 1888
L’eroica missione di un grande artista, Van Gogh. Critici, studiosi, storici raccontano, provano farci vivere il vissuto di questi esseri emarginati dalla società. Il respiro di quelle pennellate, il sentimento, la devozione per il genere umano. Sconfinata profondità risiede impressa su una tavola, una tela. Continua denuncia, immensi campi di raccolta, lontano dalla vita borghese, comunità di schiavi. Una luna piena e triste, sofferente come nel presente, una barca in riva al fiume, complice l’aspetta mentre lui ritrae, documenta in mezzo a loro, lui è uno di loro. (Mia) / Moscow, Puschkin Museum
Palazzo della Cultura Catania @ Exhibition 2018
Quanta strada fatta per ritrovarsi ancora molta strada da fare. L’arte è rivoluzione interiore, il resto è fenomeno da baraccone. – Col mio staff formato da me e da Mia non dormivamo da giorni per l’allestimento di questa installazione. (Datemi Spazio) / Il motivo perché non ero tanto fluido, ipersensibile, è perché ero davvero stanco, ma è sempre così quando si lavora in iperuranio. Ricordo essere arrivato anche in ritardo alla conferenza, da giorni ero sveglio, e quella mattina mi svegliai all’improvviso. (imprints of peace)
Visionari
La bellezza, l’esigenza del cuore, il sentimento che illumina tutto, anche dove rara si poggia l’immaginazione. (Catania Visionaria) – Il sogno, quel mediterraneo che respira nei cieli, quei colori che tingono tutto di primavera, di rinascita, del sapore di terra, del ritorno del gioco bambino, delle voci in riva al mare. (Il Parco Ritrovato) Piazza Giovanni Verga / Mia scendi per favore! dai che dobbiamo andare! come se da quel punto mi stesse parlando. (Palazzo di Giustizia)
Solo speranza per questo mondo che sembra dimenticare l’antica danza, l’unione e la fratellanza
Sentivo disaggio nel vivere quel luogo, era stata distrutta la natura di quello che credeva appartenergli, restava il riflesso del suo ego in un vano disegno di convinzione. Un bosco era scomparso per fare spazio a dei capanni, della roccia fatta saltare, dei fiumi spianati, il suono era differente da come sentivo essere all’origine di quella terra che tanta storia aveva vissuto. Desiderava tanto realizzare il suo mondo, un mondo fatto a sua immagine e somiglianza, tale da non aver cuore nel vedere l’atroce misfatto della sua azione. Confinante era presente un saggio signore, aveva ancora un mulo col suo nome dentro una stalla di pietra, i magazzini erano colmi di ogni delizia che nasceva quasi per incanto dagli anziani alberi che gli erano sempre riconoscenti, le strade avevano il loro senso, e dinanzi un ponte si scorgeva l’antico vespaio fatto di grossi massi. La sua casa era in cima alla collina, e tutto sembrava combaciare con le antiche funzioni di quell’abitare. Il vento, la pioggia e tutto quel mondo benedicevano quell’operare, aveva molto in considerazione il rispetto e non si poneva come proprietario, diceva essere un guardiano, un responsabile di passaggio, il suo compito era di trasferire quello che aveva appresso dall’esperienza del vivere, era molto grato a quello spazio, e considerava un grande privilegio poter contribuire a rendere ancora più accogliente quell’impronta di antica gente. (Viaggi della mente) – Catania Visionaria
Condurre una vita nella ricerca artistica è missione
Difficile comunicare con chi cuore non desidera utilizzare, non è un modo per limitare, la decapitazione avviene attraverso il denigrare. Chi nasce col desiderio profondo di dare e chi con l’esigenza di prelevare, una sottomissione al denaro che non osa ascoltare. Rime che ritrovo facilmente capendo l’indotto che facilità la semplificazione egoista e narcisista dell’essere opinionista. – Ogni cosa ha un tempo, un margine di riflessione che a volte trabocca l’orlo, altre invece resiste ad ogni forza gravitazionale. (Casa Museo Sotto l’Etna)