Via Laietana, Carrer de l’Argenteria, Carrer de Montcada, Carrer De La Boqueria, Carrer d’Avinyò, Carrer del Call, Catedral de Barcelona, Caixa Catalunja, La Rambla, Pi. Urquinaona, K. Doctor Aiguader Barceloneta / Acrylic: 153/195 Cm. (Planet Responsibility) – Un cuerpo en movimiento contiene vida. El testimonio se obtiene al ver las huellas de sus movimientos. Las huellas, como todo lo que reside en la tierra y en el cielo, y por cielo se entiende todo aquello que no es materia, son vibración. La vibración también constituye la base de una simple palabra escrita. Un simple punto también tiene una vibración. El tiempo es vibración, el espacio, la materia, los cielos. En todo reside una vibración. La vibración es energía, es como decir que el fuego es luz. Las vibraciones son la base de la Vida y la vida es la base de la vibración. Esto es para explicar que en el recorrido realizado hasta ahora, he percibido muchos testimonios que han fundado en mí un credo en mi arte tan fuerte, que reconozco que la única fuente de la que puedo alimentarme es la vida y la única historia contemporánea que puedo pintar es la vida, no por como la veo, sino por como la siento. Para sentirla, he comenzado a emplear el polvo de los viejos muebles, viejos porque también ellos viven y contienen la memoria de su recorrido y todo lo que han contenido, la piedra del cráter, como para empezar y de ahí en más, todo lo que por mis manos de la manera más casual. Siempre he preferido utilizar agua sucia, los colores siempre los he mezclado. Difícilmente he secado un pincel antes de utilizarlo, he preferido ser consciente del color y leal al pasaje. Al mezclar sustancias de distintos tipos, muchas veces impredecibles, enseguida me di cuenta que había realizado casi un ritual, las condiciones de la creación habían sido alteradas o al menos por el sistema. Con Imprints satisfago ampliamente mi deseo de sentir, como si a través de las huellas de un lienzo extendido y pisado por muchas personas, que sin saberlo, han dado vida a aquel paño con sus simples huellas. La huella es vista como algo comun, pero una huella imprime más que un peso, imprime una vibración, vibración que es movimiento y el movimiento se desarrolla por medio del pensamiento, por lo tanto la tela se impregna del pensamiento de la huella. Esta fase es fundamental. La misma vibración presente se une a aquella pasada, enterrada o bien dónde el lienzo ha sido tendido y a la vez se une a aquella futura en el espectador que verá la obra terminada, creando un espejo universal en los rayos del tiempo. Cuando pinto es como si adquiriese datos de aquello que toco, como si tradujese aquellas vibraciones a través de mi recorrido que comenzó mucho antes del inicio. Cuando pinto son realmente pocas las veces que pienso en el éxito, son más las veces que pienso que todos estamos unidos por los acontecimientos que pasan inobservados ante nuestros ojos y sólo cuando estos acontecimientos toman forma, nosotros nos damos cuenta de aquellas uniones, es como tomar conciencia de que todo lo que hasta a hoy hemos vivido nos ha llevado a una dimensión diferente. Como si hubiésemos vivido de manera diferente, es como ver los acontecimientos no buscando explicaciones sino encontrando la fuerza de verlos como respuestas. Aquí, yo desde mí, recojo huellas para pintarlas y unirlas entre sí y cuando pinto, a veces es como si extrajese agua de un pozo y otras es tanto ímpetu que me encuentro sediento. Gracias (Lea Mirone) / Polvere & Imprints Barcellona Acicastello (CT) Castello Normanno 27 Luglio / 29 Agosto 2008. L’artista catanese esporrà le tele dipinte nel suo ultimo viaggio e le installazioni della collezione “Polvere” – “opere d’arte contemporanea che mettono in discussione i tempi odierni” – Il suo percorso è segnato da diverse tappe “spirituali” e artistiche: dopo aver steso (nel 2007) le sue tele nei larghi marciapiedi di Wall Street e Canal Street a New York, ha scelto la città simbolo della contemporaneità, Barcellona. Tra le strade della metropoli iberica ha così “catturato” le emozioni, le storie, l’energia della gente che ha “calpestato” le sue tele, poi completate in fase di produzione facendo uso di tinte forti, dense sfumature di colori e materiali di scarto che riprendono vita. Undici tele uniche, che racchiudono il mistero e l’essenza di un luogo-simbolo, dove l’arte riempie l’atmosfera e trascina dentro vortici colorati e creativi. Seguendo la filosofia “Un corpo in movimento contiene vita, la testimonianza la si ottiene vedendo le tracce dei suoi movimenti, le sue impronte”, migliaia di persone hanno contribuito con il loro semplice passaggio alla realizzazione delle opere. Impronte indelebili che l’autore ha poi interpretato e definito con grande coinvolgimento emotivo. Claudio Arezzo di Trifiletti con “Polvere & Imprints Barcellona 2008” presenta il quarto degli appuntamenti che, puntualmente, organizza nella sua terra d’origine, la Sicilia, prima di proiettarsi verso la sua nuova meta. L’arte dinamica, a livello geografico e figurativo che Claudio Arezzo esprime nelle sue tele approderà infatti a Berlino.
Archivio tag: artista contemporaneo
Ricerca Indipendente
Era a conoscenza che nei capelli risiedeva una memoria infallibile, lasciando un fermo immagine reale nel tempo. Nella sua fiaba il colore traduceva i raggi del sole, e l’argilla vibrava nell’etere. Aveva un gran desiderio, incastonarli tra le radici di un disegno fatto di Platani, al centro immaginava pietra e acqua. (Cabala) – Sfere di Argilla Custodiscono Memoria. (Sfere di Memoria)
Palazzo della Cultura Catania @ Exhibition 2018
Quanta strada fatta per ritrovarsi ancora molta strada da fare. L’arte è rivoluzione interiore, il resto è fenomeno da baraccone. – Col mio staff formato da me e da Mia non dormivamo da giorni per l’allestimento di questa installazione. (Datemi Spazio) / Il motivo perché non ero tanto fluido, ipersensibile, è perché ero davvero stanco, ma è sempre così quando si lavora in iperuranio. Ricordo essere arrivato anche in ritardo alla conferenza, da giorni ero sveglio, e quella mattina mi svegliai all’improvviso. (imprints of peace)
Castello Normanno di Aci Castello @ Exhibition 2008
Mentre posavo una sfera di cristallo proveniente da San Giovanni Rotondo dentro la vasca delle Ninfee, da cui nutro le piante che mi accompagnano nelle preghiere della notte, riflettevo che le azioni presenti sono i semi del nostro avvenire, e che a volte modifichiamo il nostro destino con delle azioni di cui non siamo consapevoli, e che sono il risultato del nostro pensiero.
Senza proporzioni guidati da un sottile respiro per le strade del colore si può scendere nel pozzo dei pensieri. (2003/2005)
Mi piacerebbe scrivere parole nuove, tornare tra le onde di un mare isolato, passeggiare scalzo, sentire la sabbia, il respiro che tutto guarisce. Camminare fino alla scogliera, dove le antiche lacrime narrano di tempeste di passione, lasciarsi trasportare da quel suono che tanto ode e mette silenzio.
Tegole di un tetto, riparo di una piuma, mondo in divenire
Scrivo come da bambino, fluido l’inchiostro incide il mio sentire. Libero, cerco tradurre coincidenze in atto creativo. Tutte le bandiere respirano nel mio cuore, una regna soave, Bianca. Cerco congiunzioni d’anima nel silenzio della notte, nel sogno tutto diviene possibile. Lo specchio dove rifletto i cassetti di questo archivio, sono incontri del mio cammino. Seguire, osservare, indirizzare. Tegole di un tetto, riparo di una piuma, mondo in divenire. Fogli diventano note, strati vibranti raccontano di colore.
Il ritorno della carta del pane
Fonte di ispirazione è il vissuto, osservare con occhi disinteressati, le piccole cose diventano ancora. Armonia, armonizzare intorno l’albero. Alcune delle foglie cadute sulla nostra tavola. La Terra, insieme alla memoria, è la cosa più preziosa che abbiamo. / Mi sono svegliato pronunciando Isola del Giglio, in seguito ho meditato sulla Concordia.
Ho fallito
Avevo adottato un piccolo di colombo, non sapeva ancora volare, aveva occhi luminosi e molta voglia di conoscere. Ogni giorno gli preparavo le sue micro razioni di cibo, gli davo da bere, questo per oltre una settimana, mattina e tramonto. Ieri, era entrato dentro casa, credevo fosse il caldo e così al tramonto gli ho creato un altro rifugio più vicino a noi. Questa mattina l’orrenda visione, non pensavo i gabbiani potessero essere così spietati. Credevo: è un pulcino, in questo terrazzo dovrebbe esserci un margine di complicità anche con loro che la notte a volte mi vengono a cantare in folti gruppi. Un lutto (Aquila del Bengala)
Decodificazione esistenziale
Il senso della vita è quello di trovare il vostro dono. Lo scopo della vita è quello di regalarlo. (Pablo Picasso) – Non trovo barriere in cielo, nel mare e nel vulcano, nell’incontrare l’integrità in una relazione. Mondo invisibile, percepibile. L’emozione nutre il bisogno d’anima. Arte, stimolo di ricerca, memoria. (Universale)
Passo dopo passo (Mezzanine Living)
La terra è un bel posto e per essa vale la pena di lottare. (Ernest Hemingway) – Passo dopo passo, stella dopo stella, la costruzione. (Piccoli Soli d’Argilla) / Semi incastonati in poesia, speranza della luce. Oro, interiore risveglio. Tetti dei miei mondi – La città del futuro, per ogni nascita si piantano dieci alberi. (Sfere Rispetto Pianeta) / Scale del Sapere