Debellare il Rifiuto. Pane Sacro, Rispetto dalla Base. Reimpiego di Tutte le Risorse. Spiritualità della Forma, Espressione del Divino. Ammirare Un Albero Crescere, Sorreggere un Bambino ai primi passi. Rigenerarsi in un Respiro, Assaporare l’Acqua. (Angolazione Natura)
Ponte Visionario, Unione, Volersi Bene, Abbraccio Spontaneo, Famiglia Connessa, Sentire, Divenire, Spirituale Essenza Illumina all’Imbrunire. Questo foglio contiene una nota prolungata, poetico atto che unisce sentimenti come benedizione a tutti coloro che mi vogliono bene. Sono i nomi di tutte le persone che hanno interagito con me il giorno del mio compleanno. In fondo è un disegno che corrisponde alla matrice dell’amicizia, è un foglio che unisce tutti. (Claudio Mario Andrea)
Andremo a comprare un vagone di legname e disegneremo un alveare. (Terre di Martorina)
(Angelo Trovato) – Quante persone entrano nella nostra vita divenendo familiari! consolatori, consiglieri nel percorso, confronto dell’esperienza, dell’esserci stato. L’incontro, l’incoronazione della fiducia, del calore che solo un cuore che riconosce l’affetto nella semplicità. L’inestimabile nel disinteresse terreno, la via dello spirituale. Una panchina, porto dove ormeggia colui che attende, il quieto che si illumina nel passaggio. Lo Zio Angelo era un anziano signore che sedeva quasi tutti i giorni nella strada che abitudinariamente mi porta al mio vivere: la fiera e la villa. Ciao Zio, dormito bene? Come stai? Questo era l’inizio del nostro toccarci profondamente l’anima, mi voleva bene quell’anziano signore! un profondo dolore, la perdita di un figlio che oggi sarebbe stato mio coetaneo. Quanto era bello Sebastiano! non si dava pace per la sua mancanza, e in lui scoprivo quel tenero uomo. Un cappotto, un pezzo di fodera, un frammento del nostro vivere: IL BENE DI QUESTO MONDO. Mi manchi creatura generosa, di vecchio e antico impasto, codice d’onore era il tuo essere, ti saresti ucciso con le tue mani nello smarrire quel sentiero che ti portava rispetto e tanta ammirazione. Ogni volta che passo dai nostri luoghi ti penso, ti sento e continuo a sentire la tua presenza. Grato / Piccoli Soli d’Argilla, Via Umberto. (Catania Visionaria)
Proprio oggi, il sette Marzo 2007, varcavi lo spazio celeste, ed io oltre quel mondo udivo i tuoi passi. In quel periodo stavo sviluppando imprints New York, vivevo a Manhattan e ogni momento ero impegnato da questo progetto molto ambizioso oltre che rischioso, erano passati ancora pochi anni dalle Torri Gemelle. Nel vivere la Grande mela la sincronia era complice nel portare a termine in maniera stupefacente quel sogno di unire le persone in una profonda impronta di responsabilità nei confronti non solo di Madre Terra ma di tutta l’Umanità. Il sei mi trovavo al Central Park e fui attaccato da una strana sensazione, quando tornai a casa, precisamente a Mulberry Street, per le scale sentii delle presenze, ombre che mi sfioravano. Entrai a casa e mi misi in meditazione, poi telefonai a mia madre che mi tranquillizzò che era tutto ok. Cicetto, come lo chiamavamo affettuosamente noi nipoti, era a letto in uno stato oramai quasi vegetativo, per quanto la limitazione considera quello stato privo di pensiero, per me invece rappresenta un pensiero complesso che tutto sente e comunica sotto altri denominatori. Prima che partissi, fronte con fronte ci eravamo ripromessi di riabbracciarci ancora. Il giorno prima di fare rientro in Sicilia, per la troppa stanchezza, mi ero fatto molto male alla caviglia. Ricordo come ieri, il saltellare di gioia con un piede per riabbracciarlo, ma appena entrai nella sua stanzetta, quel letto era vuoto e mi fece sprofondare in un pianto di vero amore, credo sia stata l’ultima volta che ho pianto. Il caso: a Trecastagni, Cicetto aveva fatto progettare una casetta davvero carina a mio padre, in quel terreno ovunque spuntavano mimose, era un giardino di rose e mimose. Per me la festa delle donne e anche un bacio eterno col mio nonnino. Anche se non è presente fisicamente, solo il pensarlo mi sostiene e nutre di tutti i valori che lo rendevano un uomo raro e saggio. (Casa Museo Sotto l’Etna)
Così, con un gesto devoto, bere l’acqua nel cavo delle mani o direttamente alla sorgente, fa sì che penetri in noi il sale più segreto della terra e la pioggia del cielo. (Marguerite Yourcenar) – Sfere Rispetto Pianeta 461/470. Vedo dei bagliori in cielo, tutto sembra mutare. Ospiti di passaggio oserei narrare, Potenzialità ignorate si riversano nell’inutile divenire. La perfezione di una conchiglia, una bolla d’aria custodisce l’onda di quel tempo. Lentezza di un calesse che accompagna cerimonia a cavallo, Strade pulite e infiorate, Molte madri si sono riunite dopo i campi, Alla sorgente si sono appellate, Meditano silenziosamente lo scorrere della parola, In cuore loro raccomandano i figli a quell’amore viscerale, Benedetto il giorno si lascia la luna entrare dentro le mura. (Sicily needs love)
La mente non ha bisogno, come un vaso, d’essere riempita ma piuttosto, come legna, di una scintilla che l’accenda. (Plutarco) – Sfere Rispetto Pianeta 411/420. E’ davvero un bel vaso, raro incontrarne, bisognerebbe rincollarlo, stringerlo con una corda, ha subito un trauma e la vita che custodisce è preziosa. Parlare allo spirito, guardare con gli occhi del riparo. Mi sono fermato sentendo anche con gli occhi del bambino, Il rispetto di una tenda dinanzi l’ingresso, L’essere insieme in uno spazio condiviso aperto al rinnovamento, Ritrovare il braccio smarrito di un familiare che luccica all’improvviso. Affidarsi, oltre il vedere la fantasia è timone. Cauti nel giudizio, prudenti nell’augurio. Ora della sabbia accarezza il nostro viso, Arrivato il tempo di concederci all’arrivederci. (Sicily needs love)
Affidati, non ti prendere di pensiero, alleggerisci la mente, con calma ritroverai il tuo equilibrio. Sensazioni messe per ordine col fine di emanare pace. Godere di una granita al tramonto, un privilegio che soddisfa i miei desideri (La Coda del Drago)
Nell’antichità l’uomo, ingannato dai propri sensi, riteneva che la Terra fosse il centro dell’universo. Poi ha capito che la Terra e i pianeti ruotavano attorno al Sole, posto al centro del sistema solare. In seguito ha compreso che il Sole è una stella come miliardi di altre, mentre l’inganno dei sensi aveva ancora fatto ritenere che il Sole si trovasse al centro della Via Lattea, e che questa abbracciasse tutto l’universo. Nel tempo, ha scoperto che il Sole occupa una posizione periferica nella Via Lattea, che questa è una galassia fra miliardi di altre, e che tutte insieme costituiscono il nostro universo. E ora ci domandiamo: ma questo è veramente tutto ciò che esiste, o è solo un universo fra infiniti altri? (Margherita Hack) / Sfere Rispetto Pianeta 371/380 – Addolciscono la superficie, Quanta memoria risieda nella materia non bastano imbarcazioni di teorici definire, Le virtù dell’uomo casto sono in divenire, La spiritualità della dottrina regale presenzia dinanzi l’altare, Candida nutre speranza e unione, riscatto e comunione, Lontano dal buio incombenza la luce, Nell’arido tramuta risveglio, Nel corpo rinvigorisce giustizia, Alita la primavera, Smaschera il falso imperiare. (Sicily needs love)
Sul ruolo che l’etere è chiamato a sostenere nella concezione del mondo fisico non si hanno ancora idee precise. Sappiamo che esso determina le relazioni metriche nel continuo spazio-temporale, per esempio le possibili configurazioni dei corpi solidi, come pure i campi di gravitazione; ma non sappiamo affatto se esso determini o meno in maniera essenziale la struttura delle particelle elettriche elementari che costituiscono la materia. (Albert Einstein) / Sfere Rispetto Pianeta 341/350 – Distesa del Bianco, Sogni Astratti, Melodia della luna controvento, Planare delle farfalle, Inginocchiarsi dei Pacifici, Elevazione dei Contemplativi, Risveglio delle Spiritualità Minori, Consiglio Etereo Cosmicità della Parola, Pane di Provvidenza, Pastore dell’Aurora.
Amici miei, o gli astri sono grandi geometri, o sono stati disposti da un eterno geometra. (Voltaire) / Sfere Rispetto Pianeta 291/300 – Sopra la collina risiede il tempo, Pilastri reggono la veste, Scale adornano il passo, Sembra svanita la linea in superficie, Eppure due fratelli condividono le stesse mura, Oro è rispetto per il decoro, Sembra passato un giorno da quel frastuono, Porte vecchie e porte antiche ricordano quel richiamo, Nessuno dimentica quell’andare, Pietra su pietra si elevavano le dimore.
Aprì una delle finestre della torretta. Il paesaggio ostentava tutte le proprie bellezze. Sotto il lievito del forte sole ogni cosa sembrava priva di peso: il mare, in fondo, era una macchia di puro colore, le montagne che la notte erano apparse temibilmente piene di agguati, sembravano ammassi di vapori sul punto di dissolversi, e la torva Palermo stessa si stendeva acquetata attorno ai conventi come un gregge al piede dei pastori. (Giuseppe Tomasi di Lampedusa) / Sfere Rispetto Pianeta 211/220 – Chiesa Santa Maria dell’Ammiraglio, Palme Custodi, Racconti Lineari, Ficus, Racconti di Pietra, Radici, Porte Quadrate, Pietra Bianca. Luogo che incontro, suono della scintilla, memoria presente in tutto ascolta e riprende, custodisce e risplende. In preghiera, nel silenzio si pronuncia connessione, libera sensazione nell’intimo ascoltare del momento. Eterno passaggio da corpo a corpo, in pace riposa l’anima soave.