Quanta strada fatta per ritrovarsi ancora molta strada da fare. L’arte è rivoluzione interiore, il resto è fenomeno da baraccone. – Col mio staff formato da me e da Mia non dormivamo da giorni per l’allestimento di questa installazione. (Datemi Spazio) / Il motivo perché non ero tanto fluido, ipersensibile, è perché ero davvero stanco, ma è sempre così quando si lavora in iperuranio. Ricordo essere arrivato anche in ritardo alla conferenza, da giorni ero sveglio, e quella mattina mi svegliai all’improvviso. (imprints of peace)
Castello Normanno di Aci Castello @ Exhibition 2008
Mentre posavo una sfera di cristallo proveniente da San Giovanni Rotondo dentro la vasca delle Ninfee, da cui nutro le piante che mi accompagnano nelle preghiere della notte, riflettevo che le azioni presenti sono i semi del nostro avvenire, e che a volte modifichiamo il nostro destino con delle azioni di cui non siamo consapevoli, e che sono il risultato del nostro pensiero.
Visionari
La bellezza, l’esigenza del cuore, il sentimento che illumina tutto, anche dove rara si poggia l’immaginazione. (Catania Visionaria) – Il sogno, quel mediterraneo che respira nei cieli, quei colori che tingono tutto di primavera, di rinascita, del sapore di terra, del ritorno del gioco bambino, delle voci in riva al mare. (Il Parco Ritrovato) Piazza Giovanni Verga / Mia scendi per favore! dai che dobbiamo andare! come se da quel punto mi stesse parlando. (Palazzo di Giustizia)
Senza proporzioni guidati da un sottile respiro per le strade del colore si può scendere nel pozzo dei pensieri. (2003/2005)
Mi piacerebbe scrivere parole nuove, tornare tra le onde di un mare isolato, passeggiare scalzo, sentire la sabbia, il respiro che tutto guarisce. Camminare fino alla scogliera, dove le antiche lacrime narrano di tempeste di passione, lasciarsi trasportare da quel suono che tanto ode e mette silenzio.
Riscatto dei Talenti
Quando scenderà il freddo accenderemo un fuoco, parleremo una lingua universale finché diverrà giorno. (Comune) – Alle prime luci apriremo le finestre, lasceremo andare il nostro sogno in cielo. La pioggia come il vento porteranno il nostro intento, nel tempo risorgerà la parola. Poste e Telegrafi Catania / (Andrea)
Solo speranza per questo mondo che sembra dimenticare l’antica danza, l’unione e la fratellanza
Sentivo disaggio nel vivere quel luogo, era stata distrutta la natura di quello che credeva appartenergli, restava il riflesso del suo ego in un vano disegno di convinzione. Un bosco era scomparso per fare spazio a dei capanni, della roccia fatta saltare, dei fiumi spianati, il suono era differente da come sentivo essere all’origine di quella terra che tanta storia aveva vissuto. Desiderava tanto realizzare il suo mondo, un mondo fatto a sua immagine e somiglianza, tale da non aver cuore nel vedere l’atroce misfatto della sua azione. Confinante era presente un saggio signore, aveva ancora un mulo col suo nome dentro una stalla di pietra, i magazzini erano colmi di ogni delizia che nasceva quasi per incanto dagli anziani alberi che gli erano sempre riconoscenti, le strade avevano il loro senso, e dinanzi un ponte si scorgeva l’antico vespaio fatto di grossi massi. La sua casa era in cima alla collina, e tutto sembrava combaciare con le antiche funzioni di quell’abitare. Il vento, la pioggia e tutto quel mondo benedicevano quell’operare, aveva molto in considerazione il rispetto e non si poneva come proprietario, diceva essere un guardiano, un responsabile di passaggio, il suo compito era di trasferire quello che aveva appresso dall’esperienza del vivere, era molto grato a quello spazio, e considerava un grande privilegio poter contribuire a rendere ancora più accogliente quell’impronta di antica gente. (Viaggi della mente) – Catania Visionaria
Condurre una vita nella ricerca artistica è missione
Difficile comunicare con chi cuore non desidera utilizzare, non è un modo per limitare, la decapitazione avviene attraverso il denigrare. Chi nasce col desiderio profondo di dare e chi con l’esigenza di prelevare, una sottomissione al denaro che non osa ascoltare. Rime che ritrovo facilmente capendo l’indotto che facilità la semplificazione egoista e narcisista dell’essere opinionista. – Ogni cosa ha un tempo, un margine di riflessione che a volte trabocca l’orlo, altre invece resiste ad ogni forza gravitazionale. (Casa Museo Sotto l’Etna)
Congiunzione di pensieri
Mi sono svegliato con un grande vuoto, ti ho sognato e anche nel sogno non ho avuto il coraggio di avvicinarti. L’amore ci rende liberi, anche se nelle incomprensioni annienta il nostro essere, in fondo al nostro cuore, è acqua che nutre il nostro umore. Ogni volta che ti incontro sento come un sospeso che desidera stringerti forte. (Scale del sapere)
Tegole di un tetto, riparo di una piuma, mondo in divenire
Scrivo come da bambino, fluido l’inchiostro incide il mio sentire. Libero, cerco tradurre coincidenze in atto creativo. Tutte le bandiere respirano nel mio cuore, una regna soave, Bianca. Cerco congiunzioni d’anima nel silenzio della notte, nel sogno tutto diviene possibile. Lo specchio dove rifletto i cassetti di questo archivio, sono incontri del mio cammino. Seguire, osservare, indirizzare. Tegole di un tetto, riparo di una piuma, mondo in divenire. Fogli diventano note, strati vibranti raccontano di colore.
Un tessuto corrotto a discapito della povera gente
Mi sarei messo volentieri al servizio con smisurato entusiasmo, ma soffro per le nefandezze che sento svolgersi dietro il persistente giustificare. L’arruolamento sempre più incisivo, di una classe che ambisce banchettare senza il minimo pudore dei tempi che stanno per arrivare.